lunedì 30 luglio 2007

venerdì 27 luglio 2007

Un caldo pomeriggio d'estate...

tapparelle abbassate, condizionatore...musica...e cazzeggio libero...

E un pensiero sempre più fisso e presente...lasciare il nido...

giovedì 26 luglio 2007

Arrivederci/addio


Di solito quando una persona se ne va...sono molto, molto triste. E la sua partenza è una cosa su cui mi preparo per giorni e giorni...
Stavolta nulla di tutto ciò. Non credo proprio sia stato per menefreghismo, anzi. Probabilmente è successo tutto così velocemente che non me ne sono reso conto, o non ho voluto rendermene conto.
Si, forse è così. Per non soffrire ho deciso di far "finta di nulla".
Ma il giorno è arrivato.
C'è una frase che mi ha colpito, il giorno della festa: "...ci si dice sempre arrivederci, ma tanto poi si sa...che non ci si rivedrà più al 99%...".
Mi ha fatto star male, soprattutto perché è vera. Quanti arrivederci si dicono, per mascherare invece la parola giusta per quel momento, cioè addio...
Non so ancora se sarà un addio o un arrivederci, so solo che ce la metterò tutta per venire in Argentina a trovarti, Este.
Perché mi hai detto alcune cose negli ultimi giorni che non potrò mai dimenticare, ma soprattutto perché non ne hai dette altre, magari troppe e banali.
Hai detto che parti povero di materiale, ma stra-ricco di emozioni e sentimenti. Anche io lo sono, e a nostro modo anche io parto...non prendo un aereo, ma continuo il mio cammino senza un carissimo amico.

domenica 22 luglio 2007

Sport e vita (di tutti i giorni)

Pubblico questo post, che ha realizzato un amico.
Lo trovo molto interessante e stimolante, perché parla anche di rugby...
Grazie Velies.

L'omosessualità nello sport è ancora coperta da un tabù incrollabile e, anzi, non molto tempo fa un giudice di merito si pronunciò sostenendo l'assoluta inconciliabilità della "qualifica di omosessuale" con la condizione di atleta professionista, segno evidente che il pregiudizio è ancora duro a morire.

Tuttavia, non tutti i gay si dedicano allo shopping e alla cura delle proprie unghie: ho contattato un rugbysta che gioca a livello amatoriale, omosessuale dichiarato (nei termini che vedrete), e lui è stato così gentile da rispondere a qualche domanda e a prestarsi a questa specie di "intervista". Le virgolette sono d'obbligo perchè le domande, ahimè, non sono il massimo. In compenso, intelligenti e attente sono le risposte, anche se, come ha detto il nostro amico "mi fa un po' strano scriverti così tanto di me, anche di cose che ritengo personali…"

Un rugbysta omosessuale... molti "regolari" farebbero fatica a crederci...
Beh... Pratico il rugby da 14 anni ed è entrato nel mio DNA, la squadra è ormai una famiglia per me. Succede in tutti gli sport di squadra, ma nel rugby i compagni sono qualcosa di più: non ci si allena e gioca solamente insieme, ma si fanno feste, tornei per beneficenza, si esce a bere una birra molte sere a settimana in compagnia. Con morose, mogli, amici, parenti…


Sei l'unico omosessuale della squadra?
No: siamo in due, e, fino a 4-5 anni fa, nessuno dei due sapeva dell'altro. Abbiamo gestito la cosa in maniera diversa, anche per via delle differenze di età. Lui si è dichiarato ufficialmente, e la squadra l'ha presa bene. Magari i primi tempi qualce scivolone con qualche battuta pesante, ma fatta più per stereotipo che per cattiveria o intento maligno.

E tu? Hai avuto paura di essere rifiutato?
Ovvio che la paura del rifiuto c'è stata. Parecchia. Si parla comunque di uno sport in cui c'è contatto fisico, ci si fa la doccia nella stessa stanza, ci si vede nudi…e la goliardia che ruota attorno a questo sport è spesso basata su scherzi, battute e cose con riferimenti sessuali. Alla fine bisogna fare i conti con gli stereotipi e con le leggende, purtroppo. A quel punto sta alla sensibilità delle persone che hai di fronte...

Sei dichiarato?
No, anche se il mio amico in pratica mi aveva aperto la strada. Non devo giustificarmi con nessuno; inoltre, visto che con lui erano tranquilli, non ne vedevo la necessità (il gesto provocatorio "apripista" era già andato a buon fine). C'è un altro motivo, forse quello fondamentale: nella società ricopro, oltre al ruolo di giocatore, anche quello di membro del consiglio direttivo e di allenatore di squadre juniores. L'ho fatto per evitare imbarazzi alla società: i ragazzini di oggi non hanno più nessun problema di fronte a certe argomenti, ma forse i genitori... Così mi son sempre fatto… i fatti miei. ;-)

Non dirmi che non lo sa nessuno!
L'ho confidato tempo fa ad alcuni compagni di squadra, con i quali esco tutt'ora 3-4 sere a settimana, e con i quali abbiamo creato una compagnia di amici (diciamo che sono i miei migliori amici sia in campo che nella vita fuori). Anche loro l'han presa benissimo. Ovvio che non se l'aspettavano, visto che mi ritengo un tipo totalmente maschile. Ultimamente, dopo aver raggiunto un certo equilibrio personale, ho cominciato a portare fuori con la squadra il ragazzo con cui esco, senza fare chissà che presentazioni. Ormai penso l'abbiano capito tutti, ma l'ambiente è rimasto totalmente sereno. Anzi.

Di che cosa parli con i compagni? Riesci a comunicare? Ti senti mai... "alla finestra", ascoltandoli?
Certo che ci riesco! E' ovvio, i discorsi che si fanno cadono sulle donne (se mi permetti il termine anche se volgare, sulla figa :-P). Io dico la mia, valutando oggettivamente l'estetica. Poi, oltre…non mi sono mai espresso, ma, no, non mi sono mai sentito alla finestra. Semplicemente, non avevo e non ho più di tanto da dire.


Scusa la domanda... "da caserma", ma credo che te l'abbiano fatta tutti: "come fai", negli spogliatoi?
Eh eh… questa domanda me l'hanno posta quasi tutti gli amici gay che ho e pochissimi degli amici etero... Stare nudi per me è normale. Gioco dall'età di 12 anni e ormai non mi fa né caldo né freddo. Sono abbastanza razionale da controllarmi. Poi siamo una famiglia, siamo molto legati, mai e poi mai mi permetterei di fare "lo scemo" rischiando di perdere delle amicizie molto molto profonde. Certo, l'occhio lo si butta, ma siamo umani. E poi lo fanno (e anche spesso) anche gli etero ;-)

Qualche momento di imbarazzo?
Un po' di imbarazzo ogni tanto lo colgo, ma penso sia normale. Si butta li una battuta (fatta con il cuore) e si va avanti… Io stesso ricevo battute (fa parte del gioco), ma mai cattive: sono sempre stato una persona corretta, mai fatto allusioni, ammiccamenti o cose ambigue, per cui mi sono guadagnato un certo rispetto, come giocatore e come persona.

Un rapporto normalissimo, quindi!!

Certamente! Alcuni compagni di squadra, specie all'inizio, erano curiosi di sapere e capire cosa, come, dove, perché… Anzi, poi alcuni di loro li ho pure portati con me a ballare con le loro morose e i miei amici gay in disco gay. E si son divertiti una cifra...

Grazie per esserti prestato a questo gioco.
E' stato un piacere. Spero di essere stato abbastanza esauriente: ci sarebbe da scrivere un libro intero…anche perché poi son tutti fatti che si legano in maniera complessa e indissolubile con tutto il resto della mia vita: famiglia, amici, studio…

Se volete commentare direttamente sul blog di Velies, questo è il link: Parole in libertà


martedì 17 luglio 2007

Mestre






Mestre - Piazza Ferretto

lunedì 16 luglio 2007

Arrivederci Esteban


Staccarsi dagli amici è sempre doloroso.
Quando poi questi amici ti hanno segnato particolarmente la vita, con la loro semplice presenza...è durissima...
Non starò qui a spiegare cosa, come, quando....in questo momento voglio tenere per me molte cose...
Qui voglio solo lasciare un segno. Un'istantanea....come promemoria...per non dimenticare.


Arrivederci Esteban

Un anno fa...




Un anno fa....tante cose.
E tante cose son cambiate da un anno a questa parte...proprio tante...

Foto_1 Redentore in piazza San Marco a Venezia. Tratta da: www.ansa.it
Foto_2 Valsugana Rugby Padova a Capoterra (Ca - Sardegna). Finale promozione in serie B campionato 2005-06

domenica 15 luglio 2007

Mirabilandia/1

Visto che vacanze quest'estate in pratica non ne farò...mi son concesso due giorni di divertimento allo stato puro.
Due giorni a Mirabilandia, a Ravenna. Ormai son sempre più contagiato dalla passione di Stefano e Manuel per i parchi di divertimento.
A maggio PortAventura in Spagna, poi Mirabilandia...prossimamente Gardaland...e probabilmente a maggio 2008 Disneyland Paris....
Sono sempre più matto.
Due giorni splendidi, passati con vecchi e nuovi amici, e soprattutto con M. con cui le cose si stanno facendo molto serie...è stato il nostro primo viaggio insieme...



Qui le prime due immagini, aspettando di recuperare tutte le altre.
1_Katun
2_Niagara

domenica 8 luglio 2007

Sempre Live Earth

LIVE EARTH: DA SYDNEY A NEW YORK, SOS PER IL PIANETA

(di Alessandra Baldini)

NEW YORK - Sole, caldo, spalti gremiti: al Giants Stadium alle porte di New York e' calato il sipario su Live Earth, la maxi-kermesse musicale all'insegna dell'Sos, come nella canzone scritta ad hoc 'Change the World, Sos' di Will.I.am dei Black Eyed Peas.

Da Sidney alla Grande Mela passando per Tokyo, Shanghai, Amburgo, Londra, Johannesburg, Rio de Janeiro e Washington, la 'verita' sconveniente' di Al Gore e' risuonata nel mondo grazie al bio-concertone planetario che in nome della lotta all'emergenza climatica ha cercato di convertire fans del rock e del pop e governi al salvataggio della Terra.
''Sos'' in questo caso sta per 'Save Our Selves', salviamo noi stessi, ed e' stato il leit motiv della kermesse a cui hanno partecipato i Police, Madonna, Smashing Pumpkins, Shakira, John Meyer e i Genesis, Spinal Tap e Red Hot Chili Peppers: 150 artisti su nove palcoscenici in sette continenti davanti a un audience stimata di due miliardi di persone in cento paesi.

''Il mondo sta morendo, la gente mente se dice che va bene'', ha scandito a tempo di rap Will.I.am nella performance allo stadio Wembley di Londra prima che entrasse in scena la Material Girl con in scaletta ben undici canzoni dalla 'storica' La Isla Bonita alla nuovissima Hey You, scaricabile dal web e i cui proventi andranno all'alleanza di Gore.


Perche' un concerto? Per l'ex vice-presidente la musica ha il potere di cambiare il mondo: ''Quando ero giovane Blowin' in The Wind di Bob Dylan ebbe un impatto incredibile nell'America dei diritti civili. Oggi la musica scritta e cantata a Live Earth puo' fare lo stesso''. Premio Oscar per il documentario Una Verita' Sconveniente, Gore e' apparso continente per continente: in video a Sidney mentre a Tokyo era un ologramma in giacca e cravatta che avvertiva della sfida posta al pianeta dal global warming: ''E' la sfida piu' grande e piu' grave, ma anche quella che possiamo risolvere se ci mettiamo tutti assieme''.

I cantanti della kermesse Live Earth erano stati tacciati di ipocrisia nei giorni scorsi per i loro sprechi energetici (la sola Madonna ha emesso 485 tonnellate di ossido di carbonio in quattro mesi per il suo tour dell'anno scorso) e gli organizzatori hanno cercato di fare di tutto per ridurre al minimo l'impatto ambientale delle manifestazioni: i concerti sono stati al possibile tutti 'carbon neutral', cioe' neutrali di emissioni di CO2, contractors e fornitori di servizi sono
stati scelti non in base ai costi ma alle credenziali verdi. Bicchieri e contenitori di cibo erano riciclabili. Al Giants Stadium alle porte di New York 800 volontari non hanno avuto altra funzione che di andare in giro a spegnere luci inavvertitamente lasciate accese.

Per Gore, il grande sconfitto delle elezioni del 2000 reduce dall'imbarazzo di avere avuto un figlio arrestato per droga (seppure al volante di una Toyota verde) e' stata una mezza rivincita: per la prima volta la Cina ha partecipato a un evento del genere. Un evento collaterale al tempio Toji a Kyoto ha ricordato al mondo l'urgenza di rinnovare il Protocollo sui limiti all'inquinamento che gli Stati Uniti non hanno sottoscritto. Ma almeno in Europa gli show dal vivo non hanno registrato il tutto esaurito: spalti vuoti a Londra e a Amburgo, complice la pioggia, Shakira a cantato a stadio mezzo vuoto.

Si e' suonato e ballato in extremis sul Mall a Washington contro il 'niet' posto di repubblicani del Congresso. Si e' suonato anche in Antartide con la band finora sconosciuta Nunatak composta da due ingegneri, un biologo marino, un meteorologo e una guida polare: sullo sfondo di un iceberg hanno cantato a -18 gradi davanti a 27 colleghi e la loro performance ha permesso a Gore di allestire almeno un evento in ciascun continente.

Tratto dal sito: www.ansa.it

sabato 7 luglio 2007

07/07/2007


DA SYDNEY VIA A CONCERTO MONDIALE
Con un messaggio di Al Gore, che ha esortato gli australiani ad essere 'parte della soluzione' alla crisi climatica e i governi e il mondo a ridurre i gas serra del 90% entro il 2050, è partito da Sydney alle 11.30 (le 3.30 in Italia) Live Earth, il bio-concertone globale organizzato dall'ex vice presidente Usa per salvare il pianeta. Nel concerto di 10 ore nel grande stadio di Moore Park gremito nei suo 50 mila posti, primo della 'staffetta' di concerti in sette continenti, sono saliti sul palco per primi i Blue King Brown e quindi Toni Collette (attrice oltre che cantante, la madre in 'Little Miss Sunshine') i primi di una dozzina di band e cantanti fra cui Missy Higgins, The John Butler Trio, l'americano Jack Johnson, Eskimo Joe, Paul Kelly, Wolfmother e infine l'attesissimo ritorno di Crowded House (ex Split Enz) appena tornati insieme.

Il Live Earth di Sydney è anche carbon neutral, cioé neutrale in emissioni di CO2, ed è sotto monitoraggio di efficienza energetica. I contractor e i fornitori di servizi per l'evento sono stati scelti in base a credenziali verdi piuttosto che al prezzo. Le centinaia di migliaia di bicchieri e contenitori di cibo sono riciclabili. Per ridurre l'inquinamento dalle auto, il trasporto pubblico è incluso nel prezzo di ingresso. Attorno allo stadio è sorto un 'villaggio globale' con gli stand delle maggiori organizzazioni ambientaliste, da Greenpeace a Wwf, da Australian Conservation Foundation a Planet Ark (Pianeta arca), con ogni genere di suggerimenti su come ridurre le emissioni e far pressione sui governi e le multinazionali. Come nel resto dei concerti, un obiettivo di Live Earth è di far firmare agli abitanti del pianeta una promessa in sette punti, primi dei quali quello di domandare al proprio governo di entrare in un trattato entro il 2029 (che riduca le emissioni del 90% nei paesi ricchi e le dimezzi entro il 2050 a livello globale), e quello di diventare personalmente 'carbon neutral'. Non è solo un modo per sentirsi a posto con la coscienza: gli organizzatori vogliono raccogliere una massiccia banda dati di persone che possono mobilitare in future campagne.

Da Sydney il testimone passa a Tokyo e quindi a Shanghai, Johannesburg, Amburgo, Londra, Rio de Janeiro (ripristinato all'undicesima ora da un giudice dopo la cancellazione per timori di sicurezza) e infine New York. Per la prima volta la Cina partecipa ad un evento del genere. E vi sono due special events: dal tempio Toji a Kyoto, e dalla base britannica in Antartide, con la band finora sconosciuta Nunatak, composta da due ingegneri, un biologo marino, un meteorologo e una guida polare. Mentre le grandi rock star esibiscono davanti a decine di migliaia di persone, Nunatak (nella lingua di Groenlandia è il picco di una montagna che emerge da un ghiacciaio) eseguirà due brani su uno sfondo di iceberg davanti ad un pubblico di 27 colleghi, che sfideranno il freddo a meno 18 per applaudirli. La loro performance permette ad Al Gore di mantenere la promessa di allestire almeno un evento in ciascun continente.

Notizia tratta dal sito: www.ansa.it

Link a Live Earth: http://liveearth.org/

"Scusate il ritardo"


QUARANTA ANNI PER UNA STRADA, LO STATO SI SCUSA BUONABITACOLO (SALERNO) - Quaranta anni per completare una strada? Sono troppi, e così a Buonabitacolo, nel Sud del Salernitano, il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, e il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, hanno chiesto scusa per il ritardo di un'opera vitale nei collegamenti. Di Pietro, partecipando all'inaugurazione dell'ultimo tratto della statale 517, la 'Bussentina', la strada a scorrimento veloce che, iniziata circa 40 anni fa, collega il Vallo di Diano al Golfo di Policastro, è intervenuto "per dire soltanto poche parole, parole dette con il cuore. Chiedo scusa a nome delle istituzioni per il ritardo con cui si concludono i lavori di una così importante arteria di collegamento.
La strada Bussentina deve servire come esempio per il futuro. Non bisogna aspettare più 40 anni per completare una strada".

"Scusate il ritardo" è stato il commento del presidente dell'Anas Pietro Ciucci. "Malgrado il ritardo oggi per noi è un giorno di festa, e la festa continuerà anche a fine luglio , precisamente il 26, allorquando ritornerò - dice Ciucci - in provincia di Salerno per aprire al traffico alcuni tratti della Salerno-Reggio Calabria".

Un unico commento degno di nota: che schifo!!!

Notizia tratta dal sito: www.ansa.it

mercoledì 4 luglio 2007

Coppa America



Vince Alinghi...e la competizione rimane in Europa. Complimenti.

martedì 3 luglio 2007

lunedì 2 luglio 2007

Rivelazioni, confessioni e presentazioni

Settimana molto intensa quella passata.
Settimana di rivelazioni e presentazioni.
Amici, compagni di squadra e famiglia.
Forse finalmente sto trovando il mio posto nel mondo...
Sicuramente l'ho trovato tra i miei amici, e pian piano lo sto trovando anche tra i miei compagni di squadra.
Finalmente posso essere sereno in ogni situazione, posso contare sulle persone che mi circondano, posso essere me stesso al 100% come pochi finora han potuto apprezzarmi/sopportarmi.

Quando rimani deluso da una situazione, da una storia, dal rapporto con una persona, è sempre molto molto difficile riprendersi.
La classica frase è:"ci vuole tempo". Ed è proprio vero. Ed è vero che ognuno ha i propri tempi e i propri modi.
Il mio ultimo periodo è stato scandito da due "mantra" se così vogliamo chiamarli: "lascia che le cose scorrano" e "un passo alla volta". E stanno funzionando....staremo a vedere.

Probabilmente rileggendo le frasi che ho scritto sopra scoprirò che han poco senso in un discorso generale, ma in questo momento le sto scrivendo così di getto. Sperando che sia un modo non banale per scaricare la tensione e l'emozione di questa settimana molto, molto intensa.

Un ringraziamento speciale va a Cristina, una ragazza dolcissima, che al momento conosco poco e che credo non leggerà mai questo blog purtroppo, ma che riassume lo spirito di tutti i miei amici.
"...perchè mai dovrebbe essere stato uno shock!!! Siamo grandi, per me è una cosa normale, non si decide chi amare, si ama e basta!"