giovedì 3 gennaio 2008

Origini

Per fortuna capita raramente, poche volte all'anno, ma capita. E quando capita, vengo catapultato in un enorme flash-back.
E spesso mi ritrovo a ragionare su quanto poco conoscessi quella data persona o quell'altra, e quanto tutti i presenti conoscessero poco la persona in questione, al di fuori dei parenti e degli amici stretti. O magari, invece, quanto bene la conoscessi, a tutti i momenti passati insieme...

Credo che i funerali siano dei momenti di veri e sinceri ricordi.
Degli enormi flash-back, durante i quali si rivedono fatti, momenti, aneddoti, periodi passati insieme ad una data persona, o magari solamente condivisi di sfuggita.

I funerali sono delle "riunioni sull'avanzamento del tempo"; momenti nei quali si rivedono persone che da tanto tempo non si incontravano più, e ci si rende conto di quanto il tempo passi. In fretta o meno, non ha importanza...quel che conta è che passa. Per tutti.

Non voglio entrare nell'ambito del dolore, del fatto che sia giusto o meno che una persona venga tolta ai suoi cari, amici, parenti, alla sua vita.
Questo è solo per dire che i funerali son sempre una cosa strana. Specie se "per fortuna" (con tutti il rispetto) si ha un legame debole con la persona defunta.

Se poi si abita in un paesotto come il mio, il funerale è, ahimè, sempre il momento della "conta" tra i più vecchi....ed è il luogo dei pettegolezzi e delle chiacchiere.
Dove la comunità vive una doppia faccia: la prima triste e rammaricata della perdita, prostrata nel dolore....e l'altra più meschina, acida che si lancia a "ravanare" nel torbido delle vite private...
E più la comunità è piccola, più questo gioco a due facce è coinvolgente...
A volte, per fortuna, son solo chiacchiere positive, per ricordare in maniera allegra una persona.

Trovo strano che gli italiani non abbiamo mai pensato di fare i funerali all'americana, come quelli che si vedono nei film....
Conoscendo i modi, usi e costumi del popolo italico....ne verrebbero fuori delle belle. Potrebbero dedicare un'intera rubrica di Studio Aperto, o girarci una fiction...

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