martedì 25 dicembre 2007

Regali di Natale/Ricevuti

Ecco i regali "materiali" che ho ricevuto.
1-tazza per colazione "muccata"
2-Libro: Naomi Klein, No Logo - Economia globale e nuova contestazione
3-Trivial Pursuit edizione Deluxe
4-Agenda
5-confezione natalizia dolcezze Kinder
6-Cravatta nera
7-tuta Champion
8-mancia della nonna






















Foto di qualche regalo.

Regali di Natale/2

Altra carrellata di regali.

Per M. quest'anno non ho badato a spese (più o meno).
Un grande scatola decorata con all'interno, nascosti nella paglia natalizia, 10 regali.
1-scatola a stella di Ferrero Rocher. 2-portachiavi peluche asinello Ih-oh di Winnie Pooh. 3-candela viola made in Ikea. 4-calendario Cows (raffigurante mucche a non finire). 5-porta candela made in Ikea. 6-tortiera per Plumcake made in Ikea. 7-guantini per la palestra by Decathlon. 8-Consolle Nintendo WII con gioco WII Sports. 9- gioco per WII dei Transformers.
Il decimo è un regalo che non si può spiegare...e non ha prezzo.

Mamma e Papà.
Come tutti gli anni, regalo tecnologico ma all'insegna dell'effettiva utilità. Quest'anno due telefonini.
Per papà un Samsung X510 (non l'ultimo ritrovato sicuramente, ma semplice e adatto ad un padre che chiama e risponde solamente).
Per mamma un Nokia 6111 (rosa). Raffinato, elegante...da donna.

Gli ultimi regali ad amici spero di consegnarli stasera o domani.























Foto di qualche regalo.

lunedì 24 dicembre 2007

Auguri, auguri, auguri

Auguri a tutti. Buone feste.


venerdì 21 dicembre 2007

Regali di Natale/1

Ieri, serata alle terme e poi cena con M. ed amici.
Abbiamo festeggiato il compleanno di Stefano, e ci siamo scambiati gli auguri per il Natale.
Ecco i regali fatti ai presenti.
Ovviamente, lavorando in Ikea, ho usato molta fantasia....ah ah ah...















Bicchieri Gracil per Ramona.
Plaid Polarvide per Michela.
Portafoto Finlir per Stefano.
Libro Ragazzi che amano ragazzi per Manuel.
Non ho trovato l'immagine (strano, dovrò dirlo ai responsabili del sito), ma a Davide ho regalato un piccolo peluche di un alce.


Inoltre, mercoledi sera cena natalizia a casa di M. e scambio di auguri e regali.
Tazza Sorla e contenitore per biscotti Burken per Lara.
Per Elisa un paio di ciabatte da camera con pelo e corna da diavolo e per Marco un bagnoschiuma.

Natale

















Sul Natale si potrebbe scrivere un'enciclopedia. Ognuno ha un suo modo più o meno "personale"-"originale"-"diverso" di trascorrerlo. Ognuno attribuisce la Natale il significato che meglio risponde al proprio modo di viverlo. Chi come puro sfruttamento commercial-consumistico, chi come tradizione liturgico-religiosa, altri come tradizione liturgico-familiare, altri semplicemente come un momento di pausa e riflessione in prossimità della fine di un anno.... Insomma, il Natale ha 1000 sfaccettature, 1000 modi di essere vissuto, interpretato e trascorso.
Il mio modo?
In casa mia il Natale è vissuto come un momento di riflessione sull'amicizia e sull'amore verso le persone care e gli amici.
I miei genitori provengono da un'educazione cristiana poco profonda, ma (ahimè) imposta e quindi non vissuta in maniera serena. Da questo han deciso poi un pò per me. O meglio, non han deciso nulla, dandomi la libertà di scegliere nel momento in cui sarei stato in grado di farlo.
Da questo quindi, Natale in casa mia non è mai stato fatto di religione, messa alla vigilia, ecc ecc.
Natale è sempre stato visto come sì una festa cristiana, alla quale comunque portare il rispetto necessario però, vuoi sicuramente influenzati dal consumismo commerciale, gli è sempre stato attribuito un significato legato all'amore e all'amicizia.
Amore e amicizia per i parenti e gli amici.
Natale come dimostrazione di affetto, come momento di ringraziamento verso tutti quelli che fanno parte della mia famiglia da tanto o da poco.
Natale come scambio di doni, ma con un grosso significato sotto, prima che come gara al regalo più costoso. Tante volte anche semplicemente un bigliettino, con auguri e ringraziamenti, tutti sempre sinceri e di cuore.
E' comunque "buffo" come poi il Natale in un modo o nell'altro abbia portato la mia famiglia ad una "scrematura" del parentado...
Però come dice sempre mio padre: "meglio pochi ma buoni" e "casa mia è casa mia, e se devo stare insieme forzatamente alle persone, tutta una giornata in situazioni di circostanza...meglio tagliare i ponti".
Dire che questo è il mio Natale, comunque, è riduttivo. Ci sono i regali e tutto il lavoro per trovarli-comprarli-impacchettarli-consegnarli, i biglietti di auguri, l'albero, i film di Natale, la sera della vigilia, il pranzo di Natale e il giorno di S.Stefano, il pandoro, i parenti, gli amici.

Regali. Per i regali, lo ammetto. Sono sempre abbastanza splendido. Se posso, ovviamente, non guardo molto il portafogli. I regali non sono meritocratici. Quel che mi sento faccio. L'importante è che siano il tramite per trasmettere un messaggio. In genere li allego sempre ad un biglietto personalizzato, con una frase tratta da un libro, due righe di poesia, o semplicemente qualcosa che mi vien dal cuore. Spesso è proprio il regalo ad assere allegato al biglietto e non viceversa.
Non si contano più ormai tutti i giri e i km e la benzina spesa per cercarli, comprarli e consegnarli.
Ultimamente ho perso l'abitudine di ridurmi al 23-24, ma riesco ad arrivare una settimana prima con già tutto pronto.
Nei pacchetti sono una frana, ma mi piace comunque farli. Mi sento un pò come Mucciaccia in Art-Attack.
L'albero. Simbolo più "pagano" del Natale. Non manca mai. fin da piccolo, l'ho sempre fatto con mia madre l'8 dicembre.
Ultimamente ha perso un pò il fascino che aveva quand'ero bambino, ma forse proprio perchè ora son cresciuto. E l'albero non è più il luogo dove compaiono i regali, ma è il punto di riferimento, dove vengono parcheggiati...
I film di Natale, non mancano mai. Da "la vera storia di Babbo Natale" a "Miracolo sull'8^ strada", passando per "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" quello originale, del 1973. Alcuni ovviamente non sono di Natale, ma sono ormai natalizi, entrati nella lista che tutti gli anni la tv ci propone, ripropone e inculca, un pò come il pranzo di Natale quando sei piccolo: tu non lo vuoi per giocare con i regali nuovi, e tua madre quasi ti lega alla sedia, tanto che poi lo subisci passivamente.
La sera della vigilia.Fino a 4-5 anni fa era fatta da 3 persone. Io mia madre e mio padre. Pizza e poi a casa a scartare i regali alla mezzanotte. Tutti sul lettone. Un rito magico.
Poi con l'età le cose son cambiate. I regali con i miei si scambiano al mattino del 25, la sera della vigilia è tutta dedicata agli amici. Quest'anno, per la prima volta, alla mia dolce metà....
Il pranzo di Natale. La tradizione della mia famiglia prevede di farlo con i parenti paterni. Da piccolo in casa di mia nonna, era un must....con gli anni è diventato un pò nomade...viaggia di casa in casa, di anno in anno, frutto della crescita della famiglia, e del cambiamento del modo di vivere il Natale globale. Bei pranzi, ma niente mangiate pantagrueliche. Il giusto. Nel rispetto di se stessi (per non star male) e per evitare inutili sprechi tipici di queste giornate.
Il giorno di S.Stefano è "the dey after". Decontaminazione da overdose di cibo, auguri, baci-abbracci e saluti. Il giorno per godersi i regali e l'ambiente familiare a Natale, con la serenità dell'intimità dei pochi.
Ovviamente, personalmente, a Natale il pandoro. Odio il panettone.

P.S. A breve un lista dei regali fatti e ricevuti.

Ikea/3







Sempre più convinto di aver trovato un'oasi felice, sono arrivato ormai a due mesi di lavoro presso Ikea.
Due mesi nei quali ho imparato molto, di un lavoro che immaginavo ma non conoscevo.
In questo periodo ho conosciuto molte persone, colleghi, che pian piano stanno diventando degli amici, qualcuno sulla strada per diventare un buon Amico.
Sono entrato a far parte di un gruppo splendido, dove si lavora sì molto, ma ci si diverte un sacco e soprattutto si sta insieme volentieri, in tranquillità, serenità e spontaneità.
Direi che è molto, se pensiamo che si tratta comunque di lavoro, e non di tempo libero.

L'azienda poi in questo periodo non ha lesinato i premi, i regali e i complimenti per l'ottimo lavoro svolto. E in questo periodo, natalizio, non può che far piacere.
Ufficialmente Ikea Padova è il primo negozio nel mondo, della propria catena. Risultato delle indagini svolte nell'anno 2006/2007.
E anche se son solo due mesi che lavoro in quest'azienda, sento di aver dato anche io il mio contributo per poco, magari pochissimo, ma l'ho fatto.
Ed ecco quindi che l'azienda, vera mosca bianca da quel che so, nel panorama delle realtà italiane, ha voluto "coccolare" i propri dipendenti, e premiarli per gli ottimi risultati ottenuti. Come? Con dei regali.
1. Festa aziendale presso la discoteca Showroom di Noventa - Padova
2. Pranzo di reparto. (lavoro nel reparto merchandising)
3. Buono di 25 euro in busta paga di novembre.
4. e ultima, ma non per meriti, ma perché anche legata al piano per l'ambiente che Ikea Padova ha inserito tra i propri obiettivi per i prossimi anni, è una bicicletta. Un bel regalo di Natale. Per incentivare e sensibilizzare i propri dipendenti a lasciare a casa l'auto il più possibile.
Ora, la bici non poteva che essere in perfetto stile Ikea, strana, smontabile-pieghevole....
Ovviamente non si potrà usare per andare al lavoro, visto l'ubicazione dello store a Padova (nel bel mezzo di uno dei punti più critici per il traffico della città), però il gesto è lodevolissimo a mio parere. Se poi contiamo che questo è il regalo per tutti i 6000 e più dipendenti di Ikea Italia...
Qui sotto non posso non allegare qualche foto di suddetta bicicletta.
Per la cronaca, la notizia l'ha riportata per primo River, al quale ho "concesso" (o meglio mi ha dato la possibilità - grazie) la pubblicazione delle foto.











































martedì 11 dicembre 2007

Tutto bloccato!!!

domenica 9 dicembre 2007

Due piccoli coinquilini
















Ovvio che un animale, grande o piccolo che sia, non può sostituire la presenza di una persona, ma sicuramente può alleggerirne la mancanza.
Ci sono animali più "intelligenti" e altri meno, più "affettuosi", più "giocherelloni"...ognuno ha un qualcosa di particolare, che di solito tende ad abbinarsi al carattere e al modo di fare della persona che li possiede.
Trovo che sia brutto chiamarli "animali da compagnia", perché anche se nascono con quello scopo, alla fine diventano parte integrante della casa e dell'ambiente familiare in cui entrano.
Che siano pesci rossi, cani, gatti, tartarughe, canarini, criceti, conigli o altro....a volte diventano loro i padroni e i custodi delle case, i profondi conoscitori dell'ambiente in cui viviamo. Conoscitori delle nostre abitudini e dei nostri segreti. Dei nostri rumori, e dei nostri silenzi.
Due settimane fa ho regalato ad M. due splendidi criceti.
Partito con l'idea di regalarli per Natale, ho fatto un giro nei negozi di animali, mi sono informato...ma quando poi li ho visti....non ho resistito.
Sono dolcissimi, piccoli, morbidi e con degli occhioni.....
Morale della favola: ovviamente M. è rimasto contentissimo. Ma son due settimane che in casa sua, io lui e i suoi coinquilini siamo praticamente costantemente lobotomizzati davanti dalla gabbia dei criceti....
Ovviamente son stati trovati anche i nomi. Come per tutti gli animali non sono il massimo dell'originalità, però ogni padrone è giusto che faccia come meglio crede. E alla fine, ogni padrone, sa il vero significato, e tutto quel che ci sta dietro ad ogni nome.
Questi due morbidissimi e spassosissimi criceti si chiamano Mozzico e Nicolino.
Criceti White Winter da quel che so. Fratelli. Uno più pigro e l'altro più "sveglio". Uno spasso entrambi. Ne combinano di tutti i colori....
































Nelle foto.
1. Mozzico e Nicolino sulla ruota.
2. Mozzico.
3. Nicolino.

sabato 1 dicembre 2007

1 dicembre 2007













Non credo servano parole. A volte i simboli dicono tutto, e anche di più. Sono universali, e varcano ogni confine geografico, civile, razziale, sessuale, religioso, culturale.